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Google advertising e remarketing Adwords
Google Advertising: impatto e proiezioni future del remarketing Adwords
Articolo aggiornato il 15-10-2013
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Il consumatore, spesso diffidente negli acquisti online, effettua diverse ricerche sui siti per comparare prodotti e prezzi o per leggere le recensioni su ciò che si sta cercando.
L’attività di remarketing permette ad una azienda di raggiungere questo utente (potenziale cliente) che ha mostrato interesse a un sito web senza aver completato alcuna operazione in rete. Tuttavia, esistono pro e contro per questa pubblicità online.
L'autrice di questo contributo è Michela Crisci, allieva del corso Web Training del Centro di Alta Formazione Romaexplorer by Sweb.
Il Remarketing è il sistema di advertising legato ad Adwords per raggiungere i prospect che hanno mostrato interesse. Un messaggio pubblicitario, infatti, ripresenta il prodotto visto in precedenza e questo meccanismo di richiamo spinge l'utente a tornare sul sito per completare l'acquisto. L’attività di remarketing permette ad una azienda di raggiungere questo utente (potenziale cliente) che ha mostrato interesse a un sito web senza aver completato alcuna operazione in rete. Tuttavia, esistono pro e contro per questa pubblicità online.
L'autrice di questo contributo è Michela Crisci, allieva del corso Web Training del Centro di Alta Formazione Romaexplorer by Sweb.
Le tipologie di remarketing adwords variano a seconda del tipo di sito, degli obiettivi commerciali e del tipo di campagna scelti, in particolare abbiamo:
- Remarketing per la rete display: per far visualizzare gli annunci ai visitatori del proprio sito mentre navigano sul Web; il vantaggio è dato dalla maggiore visibilità che si ottiene e dalla possibilità di scegliere i siti che si reputano più adeguati per far apparire il proprio annuncio.
- Elenchi per il remarketing per gli annunci della rete di ricerca: per far visualizzare gli annunci ai visitatori del proprio sito mentre effettuano ricerche mirate su Google.
- Remarketing dinamico (solo per gli inserzionisti con un account Google Merchant Center): questi annunci sono creati in base alle pagine visitate o al modo in cui i clienti interagiscono con il sito; sono annunci creati su misura e fortemente personalizzati.
Come configurare campagne remarketing efficaci. Le campagne remarketing dipendono principalmente da due fattori: target che si desidera raggiungere e obiettivi di business.
Per avviare una campagna remarketing è necessario in primis avere un account AdWords, accedervi, scegliere quali pagine monitorare ed inserire in tali pagine gli appositi tag forniti da Google. Questi tag permettono al sistema di attribuire un cookie ID all’utente che visiterà una pagina del sito e collezionare i cookie ID di ogni utente in modo da creare liste. Ogni volta che gli utenti delle liste a cui si vuole rivolgere la campagna di remarketing visiteranno un sito appartenente alla rete di contenuti di Google, il sistema li riconoscerà e farà visualizzare loro il messaggio pubblicitario.
Pro e contro del remarketing . Quando si pianificano campagne remarketing bisogna porre molta attenzione al comportamento degli utenti. Infatti, se alcuni utenti trovano particolarmente utile ricevere informazioni in base alle precedenti richieste, per altri invece il sistema di remarketing è troppo invasivo a causa della frequenza con cui sono bombardati dal messaggio pubblicitario. Questo problema è determinato da un errore di fondo: le aziende focalizzano la propria attenzione sull’aumentare il traffico del proprio sito piuttosto che generare conversioni. Quali sono invece i vantaggi del remarketing adwords? Innanzitutto la possibilità di rivolgersi e raggiungere segmenti di pubblico personalizzati, di creare campagne distinte a seconda del tempo trascorso o del numero di utenti e, infine, la facilità con cui si possono controllare i siti dove verranno pubblicati gli annunci.
Case study: shophappiness. Un buon esempio di utilizzo del remarketing è dato dal brand Happiness che ha rafforzato le vendite dello shop online utilizzando liste di remarketing profilate in base al comportamento dell’utente sul sito web. La campagna è stata diretta su due fronti: banner puramente brand e banner di prodotto con le immagini delle t-shirt realizzate per il tour 2013 di Vasco Rossi. A fine campagna l’azienda ha ottenuto ottimi risultati: non solo è stata incrementa la vendita online dei prodotti, ma il CPA si è ridotto notevolmente mentre il tempo medio sul sito, durante la seconda visita, è mediamente aumentato. Il remarketing ha dunque generato più conversioni indirette grazie alla capacità delle inserzioni di ricordare il marchio al cliente finale e spingerlo a tornare sul sito.
Proiezioni future. Il futuro presenta nuove possibilità per le imprese attraverso il web performance marketing che consiste nel pagare la pubblicità online solo in base ai risultati ottenuti in una logica “win win” per l’inserzionista e il fornitore. Le pubblicità online performance sono classificate in base ai risultati concordati, per cui sono escluse le campagne pay per clik perché la semplice visita ad un sito è cosa ben diversa dal raggiungimento di un obiettivo commerciale.
Inoltre, rispetto alla normale campagna promozionale online, queste a performance richiedono una lunga analisi delle opportunità e del rischio perché quest’ultimo è sposato totalmente dal fornitore (re numerazione sulle vendite).
L’indicatore da tener sotto controllo nelle campagne remarketing è il costo dell’azione desiderata dall’utente (lead, download, vendita); dunque l’obiettivo principale di una azienda è generare conversioni per trasformare un semplice visitatore in un cliente. Come? Con campagne remarketing mirate e personalizzate in grado di stimolare l’attenzione di un utente interessato ai prodotti/servizi offerti e che necessita solo di una lieve spinta per completare l’azione in rete.
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